ENERGIA & DINTORNI – MARZO 2016
LO SCHEMA DI ACCREDITAMENTO PER IL RILASCIO DEI CERTIFICATI UNI 10617:2012
Riccardo Caracuta – Esperto CT 266 “Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante”
Come già spiegato nel precedente articolo “L’evoluzione della direttiva Seveso e le norme tecniche nazionali a supporto”, la Direttiva Seveso, nel corso della sua evoluzione storica, ha delineato chiaramente un nuovo modello di sicurezza superando l’approccio basato solo su quella impiantistica e con il D.Lgs. 334/1999 (Direttiva 96/82/CE Seveso II) è stata sancita l’obbligatorietà del Sistema di Gestione della Sicurezza per la Prevenzione Incidenti Rilevanti (SGS-PIR) per tutte le attività soggette allo specifico rischio. In particolare, si è arrivati a considerare la criticità del rischio industriale nel contesto macro dell’insediamento territoriale, urbano ed ambientale e quindi ben aldilà dei limiti perimetrali delle installazioni industriali e dei soli addetti alla conduzione e manutenzione degli stabilimenti, introducendo il principio dell’approccio gestionale in un ambito sistemico e proattivo. La nuova Legge Seveso (D.Lgs.105/2015) revisiona e riorganizza la precedente senza modificarne sostanzialmente gli strumenti ed il campo di applicazione, come nel caso dell’Allegato B, ovvero “Linee guida per l’attuazione della Sicurezza per la Prevenzione
Incidenti Rilevanti (vedi anche DM 16.3.1998 e DM 9.8. 2000), per l’attuazione di quanto sancito dall’art.14 (Politica di Prevenzione degli Incidenti
Rilevanti) – comma 5 secondo il quale “Il gestore predispone ed attua la Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (PPIR) tramite mezzi e strutture idonee, nonché tramite un Sistema di Gestione della Sicurezza…..”, in un ambito in cui l’impegno del gestore “al continuo miglioramento del controllo dei pericoli di processo, garantendo al contempo un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente” (art.14 – comma 1) rappresenta il concetto chiave dal quale è scaturita la necessità di configurare il richiamato (Allegato B, paragrafo 2.2.3) riferimento normativo gestionale volontario della UNI 10617:2012 in un contesto di valore aggiunto, attraverso l’accreditamento di uno specifico schema di certificazione a sua volta integrabile anche con quello ambientale UNI EN ISO 14001 e sicurezza OHSAS 18001.
Necessità emersa nelle conclusioni degli autorevoli relatori del seminario di studi sulle “Esperienze operative nell’applicazione della Legge Seveso alle attività a Rischio Incidente Rilevante” (Labcert – Taranto 5 marzo 2015 – Figura 2), in cui risultò evidente l’auspicio a perseguire l’obiettivo di uno schema regolamentato, riferito e riferibile a specifiche norme di settore per la valutazione della conformità di un Sistema di Gestione della Sicurezza PIR, garantito dalla migliore affidabilità delle certificazioni di terza parte, ovvero quella accreditata.